Vino in vendita: tutti i formati disponibili
Quando si compra il vino ci si pone sempre quale sia il contenitore più adatto da acquistare viste le tante tipologie di vendita che oggi ci sono. In realtà molto dipende dalle nostre abitudini, da quanto vogliamo spendere e da altri fattori.
Tra i parametri da valutare occorre anche considerare dove possiamo conservarlo e per quanto tempo starà lì prima dell’uso. Bisogna anche calcolare che se si scelgono damigiane o contenitori molto capienti occorre poi imbottigliare il vino.
In questa guida vediamo quali sono le tipologie di vendita del vino più diffuse e i pro e i contro di ognuna.
Tipologie di vino in vendita
Sfuso, in bottiglia, in bag in box, nel Tetrapack, nella damigiana. Queste sono certamente le più note ma esistono anche altre tipologie di vendita del vino, alcune molto nuove. Vediamole insieme.
Vino in bottiglia
La bottiglia di vetro è il contenitore per eccellenza in cui conservare il vino (ecco le regole per conservarlo a casa). Pertanto acquistare una bottiglia in vetro e stapparla all’occorrenza regala una gioia indicibile, non c’è nulla che tenga. Il vino risulta sicuramente inalterato nel gusto perché il vetro ne preserva il gusto e lo protegge da luce e calore. E poi la gestualità: quanto è bello stappare una bottiglia del tuo vino preferito? Unico neo, ha indubbiamente un costo maggiore.
Vino in damigiana
Il vino in damigiana è sicuramente molto vantaggioso economicamente perché permette di risparmiare rispetto alla vendita in contenitore piccoli. Una volta arrivati a casa bisogna imbottigliarlo, possibilmente in tempi brevi. Solitamente si compra in una cantina in cui prima lo si può assaggiare per capire se soddisfa il palato. Imbottigliare richiede comunque tempo e si può conservare così preparato per un anno al massimo, non oltre. Meglio puntare su vini giovani con una gradazione alcolica intorno ai 12°.
Vino in bag in box
Grande comodità di utilizzo, durata nel tempo prolungata, anche se aperto il vino rimane ottimo fino a 4 settimane, pratico da trasportare ed economico. Questi i principali vantaggi del bag in box, la sacca per i liquidi con valvola per lo svuotamento del vino, racchiusa in una protezione in cartone. Il vino mantiene inalterati i suoi valori poiché l’aria e la luce non penetrano all’interno, preservandone il gusto. Gli aspetti negativi riguardano perlopiù il fattore estetico, in quanto la bag in box non è certamente bella come una bottiglia in vetro. E’ un contenitore adatto a vini giovani e fermi, che si può anche riciclare.
Vino sfuso
Sono sempre di più le rivendite di vino sfuso che vendono il prodotto da portare a casa o da consumare nelle vinerie come avviene a Milano. E il vino sfuso è da sempre anche venduto ad un prezzo decisamente più basso dalle cantine vitivinicole. Si tratta però di un prodotto di qualità inferiore rispetto a quello ottenuto dalla prima spremitura dell’uva, il cui costo pertanto è molto più basso. E’ un vino a tutti gli effetti, anche se non è certo all’altezza di un palato sopraffino, perfetto per essere gustato senza troppe raffinatezze.
Vino in cartone
Demonizzato per lungo tempo, il vino in cartone si sta riprendendosi tanto che nell’ultimo anno le vendite sono aumentate dell’8,8%, visto che si tratta di un prodotto di qualità come quello venduto in bottiglia. Oggi molti produttori si stanno orientando verso questo contenitore, che accentra numerosi vantaggi. Il vino in cartone costa meno perché inferiori sono i costi dei materiali, non ci sono tappi in sughero e vetro, ma si mantiene allo stesso modo, anzi meglio. E’ protetto dalla luce, non rischia contaminazioni e le confezioni sono riciclabili. Inoltre mantiene molto a lungo la sua naturale freschezza.
Vino in lattina di alluminio
Meno diffuso e apprezzato in Europa, la vendita di vino in lattina è in crescita nei paesi anglossassoni, sopratutto fra i giovani. Con questo tipo di confezionamento siamo molto distanti dall’idea di come concepiamo il vino, anche se le scelte in questa direzione vanno perseguendo un’ottica green e sostenibile. Ma riesci ad immaginare come può essere bere vino con la cannuccia o da una bottiglia che sembra quella della lacca?
Vino in Tetrapak
Nel Tetrapak il vino anche no, meglio continuare ad usare il cartone per il latte, anche se comunque viene protetto sia dall’umidità che dalla luce. Però alcune aziende lo propongono, in quanto è uno dei contenitori più ecologici. Il confezionamento in Astrapouch è una via di mezzo tra la bag in box e il contenitore del succo di frutta. E’ dotato di una valvola per lo svuotamento del vino ed è una tipologia di vendita che sta andando forte in Australia.
Conclusione
Queste le tipologie di contenitori per il vino più diffuse, alle quali se ne possono aggiungere altre, di certo molto insolite e stravaganti. Come le bottiglie in ceramica o le mini bottle in plastica.
E cosa dire dei bicchieri già riempiti in plastica? In pratica si toglie la parte superiore e si degusta. Ma siamo sicuri che non ci sembrerà di consumare uno yogurt?