Il trucco permanente è un tatuaggio?
Molte ragazze e donne anche in età più adulta restano affascinate dal trucco permanente, dall’idea di essere sempre perfette, senza bisogno di perdere tempo allo specchio per realizzare un buon Make up. Ecco, quindi che in tante desiderano ricorrere al disegno permanente su tratti del viso per avere in maniera indelebile l’eye liner o il contorno labbra ma anche parecchio ambito è il tightlining ovvero la pigmentazione della pelle a ridisegnare elementi di viso e corpo che per qualsiasi motivo abbiano perso definizione. Questa tecnica è potenzialmente realizzabile in qualsiasi parte del corpo. In molte si stanno domandando se, di fatto, a prescindere dal nome che gli si da, il trucco permanente è un tatuaggio. La risposta è nello stesso tempo si e no. Nel tatuaggio la tecnica prevede l’inserimento negli strati profondi della pelle di pigmenti che spesso, quasi sempre non sono naturali e possono in una certa percentuale di soggetto provocare reazioni allergiche o di rigetto. L’inserzione avviene attraverso aghi che penetrano ad alta velocità e alternativamente nella pelle realizzando un continuo di piccoli puntini colorati che a vista risultano come una linea continua. Il tatuaggio ha durata di molti decenni, spesso per tutta la vita, solo sbiadendo lievemente con il tempo.
Il trucco permanente
Il trucco permanente si realizza con una tecnica molto simile al tatuaggio, sempre attraverso piccolissimi aghi che iniettano pigmenti sottopelle ma in profondità inferiori e sempre utilizzando pigmenti naturali che riducono notevolmente i rischi di reazione allergica. Il trucco permanente è solo in parte tale in quanto tende a sbiadire con gli anni, anche in funzione del tipo di pelle, risultando meno duraturo su pelli grasse e secche ma anche in funzione dello stile di vita: frequenti bagni in acqua clorata quel è quella delle piscine, in cui il cloro ha un potere decolorante, oppure la frequente esposizione alla luce solare o alle lampade abbronzanti, sono tutti elementi che accorciano la vita del trucco permanente e provocano anche alterazioni di colore dello stesso.
C’è poi da domandarsi perché fare un trucco permanente: c’è chi lo fa per non perdere troppo tempo a truccarsi, chi per mascherare una cicatrice (purché sia una cicatrice piana, non rilevata), chi per via della scarsa manualità che non consentirebbe un trucco ben fatto. Occorre però sempre considerare che con il trucco permanente hai sempre un aspetto statico, non cambia mai, quindi rischi di avere un aspetto monotono che non sempre è apprezzato. Segnaliamo comunque la validità della soluzione del trucco permanente nelle donne che a causa di trattamenti di contrasto al Cancro hanno perso le sopracciglia, ad esempio, ripristinando un miglioramento estetico con il trucco permanente ma anche in questo caso considera che con il termine della chemioterapia il sistema pilifero riprende la sua proliferazione. In alcuni casi di trucco permanente per la mascheratura di cicatrici si può rendere indispensabile l’uso di pomate anestetiche o addirittura anche di anestesie locali. Il trucco permanente, infine, è sconsigliato in caso di terapie anticoagulanti o con insulina ma anche in presenza di patologie della pelle come dermatiti o infezioni.