Quotidiani italiani più letti sia cartacei che digitali

Giornale quotidiano

Purtroppo è risaputo che l’Italia è agli ultimi posti per quel che riguarda la vendita e la lettura dei quotidiani, sia cartacei che digitali. Indubbiamente il web, che diffonde in tempo reale tutto quello che succede, ha contribuito all’abbandono crescente del formato cartaceo e questo viene costantemente monitorato dall’Associazione Diffusione Stampa (ADN).

Le abitudini cambiano, e anche le notizie, purtroppo, perdono la loro efficienza. Il web infatti, se ha il vantaggio di portare le notizie in tempo reale, ha anche lo svantaggio di riportare dati sbagliati, inesatti, frettolosi e scritti male.

Fortunatamente ci sono fonti attendibili che rispettano ancora il dogma del giornalismo professionale. Andiamo a vedere nel dettaglio come si comporta questo comparto.

I quotidiani più letti in Italia

Il concetto di pagare per leggere una notizia è diventato inaccettabile, ancora di più se si tratta di notizie che si trovano sul web. La differenza tra il cartaceo e il digitale è sostanziale, spesso lontano anni luce sul livello professionale. Eppure, nonostante questo, neppure un colosso come il New York Times è riuscito ad esimersi da questo pensiero sempre più radicato nella mente dei lettori.

Fra i giornali storici troviamo il Corriere della Sera, nato nel 1876 come giornale di Milano, diffuso su tutto il territorio nazionale. Nel web ha un ottimo successo grazie alla tempestività con cui batte le notizie e ha una veste particolarmente performante e particolare.

Restando in zona troviamo il principale giornale italiano dedicato allo sport, nato a Milano nel 1896 e riconosciuto da tutti per le sue pagine rosa, è la Gazzetta dello Sport. Incredibilmente, oltre ad essere uno dei quotidiani cartacei più diffusi, è anche quello che ha ottenuto un successo enorme online con circa un milione di utenti unici al giorno.

Con La Stampa ci spostiamo a Torino. Sempre un giornale a diffusione nazionale che richiama molto pubblico grazie a firme eccellenti come Massimo Gramellini e Luciana Littizzetto che, come tutti sanno, hanno un gran seguito. La diffusione sul web è molto valida ma tiene ancora abbastanza anche la versione cartacea.

Continuando il viaggio per l‘Italia approdiamo a Roma con La Repubblica, il quotidiano con la maggior tiratura cartacea. Fondato nel 1976 da Eugenio Scalfari, fa parte del gruppo L’Espresso e ha una politica editoriale molto innovativa. Il suo sito web è, come le sue pagine, al primo posto per numero utenti.

Per chi segue la finanza, Il Sole 24 Ore non può mai mancare. Si tratta del quotidiano economico più seguito e importante d’Italia e nasce dalla fusione di due giornali, avvenuta negli anni quaranta del secolo scorso. Ha un’ottima diffusione sul web ma negli ultimi anni sta facendo una gran fatica a mantenersi a galla per colpa, ironia della sorte, di una gestione poco oculata.

Oltre a questi grandi nomi della stampa, si trovano quelli minori che arrancano a fatica sia nel cartaceo che nel web. Sono ancora alla ricerca di uno spazio personale, sempre più difficile da raggiungere.

Il Messaggero, il Corriere dello Sport- Stadio (che cerca di competere con la più ridondante Gazzetta), Il Giornale (nato dal volere di Montanelli che se ne andò quando il giornale fu acquistato da Berlusconi) Il Manifesto (simbolo della sinistra estrema), Il Resto del Carlino (che sembra in ripresa dopo tanti anni di agonia).

Purtroppo, il reale motivo del calo delle vendite del cartaceo, non è legato, come si vuole credere, al web, ma va ricercato nella mancanza di voglia di leggere e informarsi degli italiani in genere, se consideriamo che il nostro Paese è all’ultimo posto per quel che riguarda l’informazione.