Piazza Affari: inizio d’anno piatto, bene i bancari

Banconote euro

Per gli investitori italiani i titoli bancari hanno da sempre rappresentato un porto sicuro in cui inserire buona parte del proprio capitale. Nel corso degli ultimi anni però il susseguirsi di problemi in questo comparto hanno portato diversi investitori ad allontanarvisi. A inizio 2018 sembra che siano proprio i titoli bancari a tenere alta la testa, consentendo a Piazza Affari di cominciare l’anno senza troppi scossoni.

Il successo e l’insuccesso dei titoli bancari

Fino ad alcuni anni fa la possibilità di investire in titoli bancari era vista sempre di buon occhio. Del resto perché un istituto di credito fallisca o non riesca a guadagnare è necessario che si svolgano varie attività imprudenti, se così le possiamo chiamare. Purtroppo in alcune banche italiane è avvenuto proprio questo, costringendo in alcuni casi lo Stato ad intervenire, per proteggere le banche e così anche gli investitori. Il risultato è chiaro da comprendere: i titoli bancari hanno vissuto diversi scossoni, anche nel corso del 2017. Ci sono poi diverse voci allarmistiche, che periodicamente portano gli investitori più sprovveduti a cambiare completamente il loro portafoglio titoli, dietro la minaccia di perdere completamente il capitale a causa di fallimenti di istituti di credito storici, cosa che difficilmente accadrà in realtà. Certo è che in varie situazioni chi possedeva dei titoli bancari ha sentito il contraccolpo causato da casi come quello che riguarda Banca Etruria o il Monde dei Paschi di Siena. Per quanto riguarda le altre banche italiane però non ci si deve preoccupare eccessivamente, anche grazie alla fine della crisi economica, che sembra essere ormai una realtà in quasi tutto il Paese.

Acquistare titoli bancari?

Mentre in passato chi investiva in titoli bancari poteva dirsi abbastanza sicuro dalla possibilità di perdere parte del proprio capitale, oggi le cose sono ben diverse. Si pensi ad esempio alla quotazione unicredit, che ha subito un forte scossone nel corso del 2016, dal quale stenta ancora oggi a riprendersi. Molti altri istituti bancari sono in una situazione simile, anche se non così preoccupante. Acquistare titoli bancari oggi è sicuramente un’opzione, soprattutto per quanto riguarda i titoli che hanno subito un maggiore abbassamento del loro valore nel corso degli ultimi mesi; certo è che si tratta sempre di un azzardo. Conviene quindi evitare di confidare eccessivamente in questo tipo di titoli, anche se l’inizio del 2018 sembra essere promettente. Per poter approfittare comunque dell’andamento dei mercati conviene in genere diversificare il proprio portafoglio, evitando di avere cifre troppo elevate inserite nell’ambito bancario, prediligendo altri settori economici in cui posizionare la gran parte del proprio capitale. Conviene anche valutare il fatto che gli investimenti sono molto cambiati nel corso degli ultimi anni. Se un tempo i titoli bancari erano considerati come investimenti a lungo termine, dai quali trarre non solo l’aumento delle quotazioni, ma anche i dividendi periodici, oggi i titoli bancari sono da considerarsi a breve termine, da mantenere monitorati molto spesso, evitando di mantenerli per periodi eccessivi di tempo. Cosa avverrà nel 2018 dipende poi dai mercati.