Orzaiolo occhio, è contagioso?
L’orzaiolo, nella maggior parte dei casi, migliora automaticamente nel tempo. Solitamente, non ha bisogno di particolari trattamenti e, solo in alcuni casi, causa complicanze gravi. Se si ha la pazienza necessaria, nel giro di 1-3 settimane l’orzaiolo se ne andrà.
Tuttavia, aprendolo, è possibile far fuoriuscire il pus che disturba la zona in questione. Naturalmente, non è consigliato provare a farlo da soli ma di chiedere l’assistenza di un dottore. È bene conoscere il tipo di orzaiolo in questione per capire meglio eventuali rimedi e medicazioni.
Orzaiolo: impacchi e analgesici
Sicuramente, garze o impacchi caldi possono aiutare. Con un impacco caldo in una garza, è possibile favorire il rilascio di pus. In questo modo, il pus verrà assorbito dall’impacco e, di conseguenza, i sintomi andranno migliorando. Già grazie all’impacco è possibile tener la zona pulita, ma anche asciugandola si mantiene il tutto asciutto.
Gli analgesici sono un altro ottimo rimedio, soprattutto se il dolore diventa acuto. Solitamente, gli analgesici per orzaiolo sono farmaci da banco e non si ha quindi bisogno di una particolare ricetta per averli. Prendere le dovute raccomandazione leggendo con cautela tutte le istruzioni nei foglietti illustrativi è necessario. Analgesici come paracetamolo o iburofene sono ottimi per l’orzaiolo.
Non dimenticate che, tuttavia, si tratta di una cisti e, nella maggior parte dei casi, tende ad andarsene col tempo senza particolari cure. Ad ogni modo, è bene precisare che l’orzaiolo è molto contagioso, visto che trasmettere i suoi batteri, anche solo tramite un semplice contatto a mani nude.
Solo se dopo un lasso di tempo maggiore a ciò che ci si aspetta (più di 3 settimane) è bene ricorrere al consiglio di un medico per un’eventuale operazione. La ciste può essere infatti tolta semplicemente tramite un’anestesia locale, anestetizzando direttamente la zona dov’è presente la ciste.
Eventuali complicazioni dell’orzaiolo
Bisogna fare attenzione ad alcune complicazioni che si possono creare a causa dell’orzaiolo. Fra le due complicazioni più frequenti rientrano il calazio e la cellulite presettale.
Il calazio (cisti meibomiana) è una complicazione data dall’orzaiolo. La complicazione, nello specifico, si sviluppa dentro la palpebra. Il Calazio si può sviluppare se una delle ghiandole palpebrali viene occlusa. Spesso alcuni antibiotici possono risolvere il tutto e non risultano dolorose, a patto che si infettino.
La cellulite presettale invece infiamma la pelle intorno all’occhio. Se questa zona è infetta (a causa dell’orzaiolo), può causare arrossamento o gonfiore. La cellulite presettale può esser facilmente curata con antibiotici specifici.
Orzaiolo Esterno
Nei casi in cui si riscontra un orzaiolo esterno, si consiglia di consultare il medico. Questo tipo di orzaiolo influisce sul lato esterno della palpebra e risulta molto doloroso. Il medico provvederà ad usare un ago sottile per inciderlo e togliere il pus, oppure potrà rimuovere il ciglio infetto (in questi casi si ha un follicolo ciliare).
Se tali rimedi non aiutano a far passare l’orzaiolo, uno specialista (come un oculista, ad esempio) potrà provvedere ad incisioni per togliere il pus, soprattutto se l’orzaiolo è particolarmente grande.
Foto by Andre Riemann (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons.