Liquori italiani: quali sono i più apprezzati nel mondo
L’Italia è una nazione molto amata nel Mondo non solo per le sue incredibili attrazioni paesaggistiche, storico e culturali, ma anche per prodotti che sono diventati simbolo del made in Italy, che rappresenta esso stesso un marchio, che fa di un intro Paese anche un brand.
La moda e la gastronomia italiana, ad esempio, sono famose in tutti i continenti e accanto ai nomi delle griffe più importanti e dei piatti più conosciuti, spuntano sempre di più anche quelli dei liquori prodotti in Italia.
L’offerta di alcolici italiani è molto ampia, e oltre ai vini più conosciuti, ci sono anche tanti tradizionali distillati e liquori preparati ancora secondo la tradizione con metodi casalinghi: ecco quali sono quelli più apprezzati all’estero.
Liquori italiani da consumare dopo pasto
Stare a tavola con amici e parenti, condividere piatti gustosi accompagnati da un buon bicchiere di vino, fa parte delle abitudini tipiche degli italiani. Infatti, viene data molta importanza alla convivialità e per questo, molto spesso, dopo aver consumato il pasto si continua a rimanere seduti per consumare l’immancabile caffè e il dessert, accompagno da liquori tradizionali.
Ogni regione ha la sua variante. In Sicilia, ad esempio, si usa finire un pasto sorseggiando un bicchiere di Zibibbo, nome che indica un vino liquoroso e dolce preparato con uva bianca: qui https://www.dallasicilia.com/zibibbo/ si possono avere anche indicazioni su come servilo nel modo giusto. Questo vino è una specialità dell’isola di Pantelleria che, dal 2004, ha avuto anche il riconoscimento UNESCO per i suoi vitigni autoctoni.
In Campania, invece, è difficile non concludere un pranzo o una cena con un sorso di limoncello, un liquore fresco e aromatico che, come si intuisce dal nome, viene ricavato dalla buccia dei limoni. Solitamente, viene utilizzata una varietà di limone detta sfusato di Amalfi (scopri di più) che viene poi lasciata macerare in una soluzione di alcool, zucchero e acqua. Oggi, molte famiglie lo producono ancora in casa secondo ricette tramandate da generazioni.
Al Nord, nella patria del Barolo, si usa servire della grappa secca invecchiata, dal sapore forte e deciso che si accompagna bene con cioccolato fondente e che viene impiegata anche per arricchire gli impasti dei dolci della tradizione.
Alcolici italiani per l’ora dell’aperitivo
La Dolcevita, un mood di vivere tutto italiano reso famoso dal film di Fellini, prevede uno stile di vita rilassato dove non mancano momenti piacevoli da vivere in compagnia. Non a caso, l’aperitivo è un appuntamento fisso in Italia, che ha avuto origine a Torino (qui la storia) prima di diffondersi in tutto l’Occidente.
Non importa se si tratta di fermarsi a sorseggiare un drink dopo il lavoro o di un’occasione per incontrarsi con gli amici, oggi anche all’estero si è adottata questa abitudine e sempre più spesso, al posto della birra o del vino, durante l’happy hour vengono serviti cocktail preparati con alcolici made in Italy.
Uno dei più conosciuti e apprezzati all’Estero è sicuramente il Campari, un bitter di colore rosso intenso, a base di acqua e alcool arricchito con un’infusione di erbe, frutta ed erbe che viene utilizzato insieme ad altri alcolici per preparare drink.
Nei cocktail più originali, invece, viene spesso inserito l’Amaretto di Saronno. Il suo sapore aromatico, reso particolare dalla presenza della mandorla amara, lo rende perfetto per combinazioni insolite, magari insieme a liquori dai sentori di agrumi.
All’estero molte persone amano bere la Sambuca, un liquore italiano con un sapore deciso e particolare dato dall’anice stellato e dal sambuco. Si consuma con ghiaccio e con un chicco di caffè che viene chiamata “la mosca” e viene servita spesso insieme al caffè.
Liquori italiani antichi: i più conosciuti
La tradizione italiana vanta anche dei liquori molto antichi. Ad esempio, il Coca Buton, si consumava fin dalla fine dell’800 e, infatti, venne anche premiato nel 1900 a Parigi. Questo liquore verde ricavato dalle foglie di coca, ha un sapore particolare ed esotico. A rendere famoso il Coca Buton fu anche Coppi che lo citò in una sua intervista rivelando come questo elisir fosse il segreto della sua incredibile energia.
Il Rabarbaro Bregia, invece, è una ricetta insolita che venne elaborata a Torino ormai due secoli fa. La tradizione vuole che la parte aromatica del rabarbaro sia lasciata macerare in alcool e zucchero per almeno un anno, prima di essere aggiunta ad alcuni ingredienti, come alcune erbe aromatiche amare. La sua composizione, che ha ricevuto anche vari premi nel secolo scorso, veniva ritenuta allora un toccasana per la salute del fegato.
Nel 1860, invece, nacque il liquore Strega, un alcolico dal colore giallo paglierino, tipico di Benevento, città nota per il suo grande albergo dove, secondo la leggenda, erano solite ritrovarsi le fattucchiere e le sensitive. Oggi, anche all’estero, la Strega si consuma a fine pasto, insieme ai dolci che ben si abbinano al suo sapore amano, oppure per realizzare drink aromatici. Questo liquore, ottenuto da un mix di cannella, ginepro e menta e dalla macerazione di oltre 70 tra erbe e spezie, è tra i più antichi e famosi della produzione italiana.