Lancia Y: la storia e tutte le versioni

La Lancia Y è un’icona nell’ambito automobilistico, con una storia ricca di innovazioni e stile italiano distintivo. Da quando ha fatto la sua prima comparsa sul mercato, questa vettura ha affascinato gli appassionati di auto per le sue caratteristiche uniche e il suo design.
L’esordio nel mercato automobilistico
La Lancia Y ha fatto il suo debutto nel panorama automobilistico negli anni ’90, un periodo in cui c’era una crescente domanda di vetture compatte e maneggevoli. Nell’edizione del Salone di Francoforte del 1995 fu presentata la Lancia Y, discendente diretta dalla leggendaria Autobianchi Y10, di cui qui potete leggere la scheda tecnica e varie curiosità. Prodotta presso lo stabilimento di Melfi (PZ), debuttò nel mercato automobilistico italiano all’inizio del ’96, ad un prezzo iniziale di 18.750.000 lire.
Stile e personalizzazioni
Il Centro Stile Lancia ridefinì completamente il look della Y10, adottando un design sorprendente caratterizzato da curve sinuose che si intrecciano attorno ai quattro lati della carrozzeria. Il portellone posteriore mantiene la sua marcata inclinazione, omaggio alla tradizione del modello precedente. La cabina dell’auto offre un’ampia personalizzazione attraverso una vasta gamma di combinazioni di colori e materiali per i rivestimenti.
La Lancia Y ospita con fierezza i motori Fire 1.1 e 1.2, insieme al poderoso 1.4 Pratola Serra. Tuttavia, il 1.4, dopo appena un anno, cede il passo al dinamico 1.2 16v, uno dei propulsori più efficienti dell’epoca, erogante ben 86 CV. Accanto agli allestimenti LE, LS e LX, emergono le varianti Elefantino Blu ed Elefantino Rosso: la prima offre una dotazione essenziale a un prezzo competitivo, mentre la seconda sfrutta appieno il 1.2 16v, raggiungendo velocità fino a 177 Km/h.
Nel 2000, la gamma Y si sottopone a un raffinato restyling, focalizzato principalmente sull’adeguamento dei propulsori alle rigorose normative Euro 3. Tutti i motori subiscono una depotenziamento mirato a ridurre consumi ed emissioni, ad eccezione del 1.1 da 54 CV, che viene escluso dal listino. Le numerose edizioni speciali, tra cui la memorabile DoDo, contribuiscono ulteriormente al successo di questa elegante utilitaria torinese, accumulando una produzione di oltre 800.000 esemplari fino al 2003.
La versione del 2003
Nel 2003 la lettera Y viene scritta per intero e quindi viene chiamata Lancia Ypsilon. Questo nuovo modello sfoggia un design decisamente più moderno rispetto al suo predecessore, dando all’intera vettura un aspetto più imponente. Il caratteristico posteriore tronco viene mantenuto, ma questa volta con una postura più verticale. Le fiancate laterali sono arricchite da nervature che abbracciano la carrozzeria fino ai fanali di coda, sviluppati in maniera più verticale.
Gli interni della Ypsilon si distinguono dalla concorrenza grazie all’utilizzo di materiali di alta qualità e ad un livello produttivo eccellente. La vettura subisce una completa rivoluzione a livello di telaio, con un’attenzione particolare al comfort in città, a discapito di un assetto più sportivo, grazie a sospensioni dal setting morbido. La gamma motori benzina vede l’introduzione, per la prima volta, della controparte diesel con il Multijet 1.3, inizialmente con 70 CV e successivamente offerto in diverse potenze, fino a 105 CV.
Il look della Lancia subisce un’evoluzione significativa con un nuovo scudo Lancia dalle dimensioni più generose rispetto al suo predecessore, accompagnato da un paraurti inedito (che si può trovare qui https://aricun.com/settore/paraurti-anteriori/, se servisse sostituirlo oggi), gruppi ottici posteriori rinnovati, un nuovo design per i copriruota e una forma rivisitata per i fendinebbia.
Ancora una volta, le edizioni speciali giocano un ruolo chiave nel differenziare la Lancia Ypsilon, con allestimenti come B-Colore, Momo Design e Passion. Il 2006 porta con sé un restyling che conferisce un aspetto esterno più raffinato e, contemporaneamente, sportivo. Con i nuovi inserti sulla plancia, fa la sua comparsa anche il sistema di infotainment Blue&Me, frutto della collaborazione tra Fiat e Microsoft. Viene introdotta nel motore 1.4 a benzina, con la variante EcoChic, la doppia alimentazione.
Nel 2011, quando giunge al termine del suo ciclo, la Lancia decide di adeguare i motori alle normative Euro 5, mantenendo la vettura in commercio (nella sola configurazione Unyca) per altri due anni.
Lancia Y dal 2011
La terza incarnazione della Ypsilon ha fatto la sua entrata sul mercato nel 2011, sebbene con qualche ritardo dovuto a vari rinvii. Nonostante ciò, il modello ha mantenuto una posizione solida nel mercato, dimostrando una notevole tenuta.
Superficialmente, sembrava un attento restyling del modello precedente, conservando le rotondità, soprattutto nel posteriore. Tuttavia, la vera rivoluzione è emersa con l’introduzione delle 5 porte, conferendo un tocco di comodità e accessibilità, pur aumentando la lunghezza di appena 6 cm, rimanendo al di sotto dei 3,9 metri.
In realtà, il modello era completamente nuovo, basandosi su una piattaforma da citycar condivisa con la Panda e la 500. Le motorizzazioni includevano opzioni insolite come il bicilindrico TwiAir e varianti a GPL e metano, contrassegnate dall’etichetta “Ecochic,” già introdotta nel 2009 sul modello precedente per conferire loro un tocco di moda.
La Ypsilon attuale, ancora in produzione, è la dimostrazione più eloquente dell’efficacia dell’idea originale e dell’orientamento riuscito verso il pubblico femminile. Nel corso degli anni, sia prima che dopo il lieve restyling del 2015, la gamma si è rinnovata principalmente negli allestimenti, con edizioni come Unyca, Mya, Black&Noir e Monogram, caratterizzate da colori vivaci, abbinamenti raffinati, finiture talvolta di ispirazione vintage e testimonial di spicco come Elisabetta Canalis e Kasia Smutniak.
Nonostante l’assenza di rivoluzioni tecnologiche significative per diversi anni, ad eccezione degli aggiornamenti motoristici seguendo la scia delle cugine Fiat, la Ypsilon ha continuato a primeggiare come la seconda auto più venduta in Italia. Questo è il solo mercato in cui il prestigioso marchio torinese conserva la sua forza, confermandosi come la principale nel segmento B dopo l’uscita di scena della Punto.
Conclusione
La Lancia Y ha attraversato diverse fasi nel corso degli anni, evolvendosi per soddisfare le esigenze sempre mutevoli del mercato automobilistico. La sua combinazione di design sofisticato, tecnologia avanzata e prestazioni affidabili l’ha resa un’icona nell’industria automobilistica italiana. Ogni versione ha contribuito a plasmare la reputazione di questa vettura unica nel suo genere.
Foto copertina di CC BY-SA 4.0, Collegamento.