Regole di buon vicinato per evitare liti in condominio

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Una causa civile su cinque, nel nostro Paese, nasce in condominio. Sono ben 2 milioni gli italiani che, ogni anno, fanno causa per liti condominiali. Ogni mezzora scoppia uno scontro tra condomini per i motivi più futili, a cominciare dagli animali domestici che rappresentano 6 casi su 10 delle liti tra vicini di casa. Il condominio è diventato l’emblema dell’intolleranza cronica, dell’insofferenza e dell’incapacità di riconoscere le ragioni altrui.

Eppure basterebbe poco per convivere armoniosamente. Se avete animali domestici, ad esempio, evitate di lasciarli liberi in cortile, negli androni e per le scale condominiali, e, muovendovi all’interno del palazzo, abbiate cura di tenerli sempre al guinzaglio e con museruola.

Gli orari di silenzio in condominio, secondo le buone norme di convivenza civile, sono prima delle ore 7:00, dalle ore 14:00 alle ore 16:00 e dopo le 21:00. Evitate di far giocare i vostri figli in cortile durante gli orari di silenzio.

Non ingombrate il pianerottolo con mobili, oggetti particolarmente voluminosi o, peggio, i sacchetti dell’immondizia. È severamente vietato imbrattare e danneggiare in qualunque modo ascensori, pianerottoli, scale, pareti perimetrali e qualsiasi altro spazio comune.

Se dovete ristrutturare il vostro appartamento, è buona regola avvisare gli altri condomini e scusarsi anticipatamente per il disagio. Qualora possibile, evitate di fare rumori molesti con trapani e martelli durante gli orari di silenzio.

Le piante sul terrazzo vanno sempre annaffiate in fascia serale, facendo attenzione che l’acqua non goccioli sul balcone sottostante. In molti palazzi il regolamento condominiale vieta espressamente di stendere il bucato sui balconi delle facciate principali. I panni, al limite, possono essere appesi nella parte interna del palazzo.

Nelle piccole palazzine spesso gli appartamenti al piano terra sono dotati di un piccolo giardino privato, e in questo caso, si consiglia di prestare molta attenzione ad alberi e siepi divisorie, che devono essere mantenuti ad un’altezza adeguata e potati regolarmente con una motosega per evitare che sconfinino.