Crowdfunding immobiliare cos’è e come funziona

Crowdfunding

Crowdfunding immobiliare: ne avete sentito parlare mille volte, ma non avete la più pallida idea di cosa sia. Bene, soprattutto se avete la fortuna di aver messo da parte un discreto gruzzoletto e cercate una forma di investimento che possa offrire delle garanzie, l’equity crowdfunding, così come ci conferma www.investire24.it, è ciò che fa per voi. Vediamo nel dettaglio.

Cos’è il crowdfunding?

Il Crowdfunding, tralasciando per adesso la sua possibile applicazione al settore immobiliare, è genericamente una forma di investimento in cui sono coinvolte più persone o società ciascuna delle quali partecipa al progetto (l’acquisto di un terreno, di un’attività commerciale e quant’altro) stanziando vari importi non necessariamente di pari entità.

Chi mastica un po’ l’inglese del resto sarà arrivato alla stessa conclusione semplicemente traducendo le due parole che formano il termine (“Crowd“, vale a dire moltitudine o folla, e “Funding” ossia finanziamento).

Ciò che caratterizza questa sorta di colletta è il mezzo tramite il quale è possibile mettere insieme il quantitativo di denaro richiesto: internet. In poche parole esistono dei siti dedicati in cui un promotore illustra un progetto e gli utenti, se realmente convinti del suo valore, possono stanziare una certa somma di denaro ricevendo in cambio, almeno di solito, una quota di partecipazione.

Il settore immobiliare

Nel settore immobiliare il crowdfunding, come del resto era prevedibile, ha riscontrato una certa fortuna. A dire il vero il debutto entro i confini italiani di questa particolare forma di finanziamento risale ad epoche abbastanza recenti e, non a caso, è possibile grazie ai termini legali recentemente rivisti e stabiliti dal DL 50 del 24 aprile 2017. In particolare la su citata legge ha finalmente eliminato il vincolo di ricorrere al crowdfunding soltanto nel caso in cui si facesse parte di società o cooperative ancora non solidamente lanciate sul mercato o attive nell’ambito della tecnologia e dell’innovazione, oppure ancora a chiara vocazione sociale.

Al giorno d’oggi quindi, almeno nel nostro paese, tutte le aziende possono ricorrere a questa forma di finanziamento a patto però di non accettare mai cifre nel complesso superiori ai 5 milioni di euro.

Una piccola curiosità

Volete sapere, anche soltanto per curiosità, quale progetto italiano è stato realizzato per primo grazie al crowdfunding immobiliare? Beh, si tratta della cosiddetta “Città del vetro“, programma ideato con il preciso scopo di riqualificare Altare, una nota cittadina ligure, ed i sobborghi che sorgono intorno alla dismessa vetreria Savam.

Qui, grazie ai finanziamenti ottenuti dal web, sono state costruite delle nuove scuole, degli immobili e persino delle piste ciclabili. Il denaro in questo caso è stato raccolto grazie al sito dedicato Wearestarting.

Il funzionamento

Ok, adesso che finalmente avete ben chiaro il concetto di crowdfunding immobiliare, vediamo come funziona. Al pari di quanto avviene in altri settori, perché l’iter proceda correttamente è necessario che si verifichi uno stato di equity, ossia una situazione per la quale l’investitore possa tranquillamente accaparrarsi in cambio di denaro una o più quote della società, o di lending, cosa che dà eventualmente allo stesso soggetto la proprietà di un diritto di credito. Il diritto di equity è in genere quello più utilizzato nell’ambito immobiliare.

Per determinare infine il rendimento dell’investitore sarà necessario sottrarre al valore totale dell’oggetto acquistato, in questo caso uno stabile, la quota versata.