Come scegliere la prima barca a motore

Scegliere una barca a motore non è un’operazione all’ordine del giorno. Proprio per questo motivo per alcuni l’acquisto potrebbe rivelarsi un po’ difficoltoso o, quanto meno, accompagnato da dubbi ed incertezze. D’altra parte è vero anche che questi mezzi non sono di certo economici e, come minimo, si vorrebbe essere sicuri di non rimpiangere il denaro speso.
Ecco allora qualche criterio utile alla scelta della barca a motore basandoci sulla guida all’acquisto pubblicata sul blog di CompanyMarine, azienda che si occupa della compravendita di imbarcazioni e motori marini nuovi ed usati dei principali marchi del settore.
Tipologie di barca a motore
Quando si parla di barche a motore si esprime un concetto tutto sommato abbastanza generico. Sono tante infatti le tipologie di imbarcazioni che possiamo includere tranquillamente nel novero e ciascuna di esse presenta delle caratteristiche a sé stanti.
Gommoni
Iniziamo con il gommone. Esso rappresenta senza dubbio il prodotto più classico in assoluto tra quelli facenti parte della categoria. Questo tipo di imbarcazione può essere gonfiabile o rigido, ma si avvale comunque sempre di un motore fuoribordo Hypalon o PVC (rispettivamente pensati per garantire al mezzo resistenza o leggerezza). La caratteristica da tenere sempre sott’occhio per quanto riguarda il gommone è però la qualità del fondo. Quando è rigido il prodotto è mediamente più stabile e, di conseguenza, più veloce. Diversamente invece si potrà beneficiare di una maggiore trasportabilità del gommone.
Barche semirigide
Si tratta di imbarcazioni collocabili a metà strada tra il su citato gommone e le barche vere. In questi casi lo scafo sarà sempre rigido, elemento questo che contribuirà a renderle più performanti rispetto alla categoria sopra descritta. L’opzione è generalmente consigliata a chi non si avventura in mare che per brevi escursioni che non durino più di una giornata di navigazione.
Barche open
Queste barche sono dotate di dimensioni tutto sommato compatte e di una cabina aperta adatta ad un utilizzo diurno. Normalmente questo tipo di imbarcazione è molto versatile. Adatto alle gite in coppia o in famiglia, alla pesca o a prendere il sole lontano dalla confusione della spiaggia, ma è meglio non usarlo dopo il tramonto. Un particolare tipo di barca open è la lancia con pilotina centrale capace di offrire maggiori confort (WC e cuccette su tutti).
Barche da crociera
I cabinati, detti anche cruiser o barche da crociera, sono invece pensati per soddisfare le esigenze di più persone con tanto di solarium, alloggi interni, pozzetto e sottocoperta vivibile. Essi ben si prestano alle lunghe vacanze in mare.
Barche da pesca
Concludiamo questa carrellata con le imbarcazioni da pesca. Per dovere di cronaca diremo che tutte le barche sin qui descritte possono essere utilizzate per andare a pescare, ma, ovviamente, l’ideale sarebbe orientarsi su modelli di piccole dimensioni, di discreta larghezza, dotati di una prua abbastanza alta e di poppa aperta e spaziosa.
Il motore
Attenzione infine alle caratteristiche del motore: meglio orientarsi su un entrobordo o su un fuoribordo? Anche in questo caso ricadiamo nell’ambito del soggettivo e delle preferenze personali. Quello che possiamo genericamente affermare è però che i fuoribordo sono mediamente più veloci ma consumano parecchio, mentre gli entrobordo hanno praticamente le caratteristiche inverse.
Infine, si consideri che installare dei motori più grossi del necessario potrebbe rivelarsi controproducente. L’imbarcazione diventerebbe eccessivamente rumorosa, offrirebbe meno spazio calpestabile e la velocità, paradossalmente, si ridurrebbe. Occhio anche a consumi ed impatto ambientale.
Barche a motore: la lunghezza ideale
Anche la lunghezza della barca ha un suo peso quando si valutano le caratteristiche della nostra futura imbarcazione. Basti pensare che mantenendosi entro i 6 metri, in molti casi, non sarà necessario possedere una patente nautica per poter uscire in mare, né chiedere permessi particolari per agganciare dei rimorchi, né tanto meno effettuare revisioni periodiche.
Si tenga sempre inoltre presente quale sarà il tipo di utilizzo che si intende fare di questo mezzo (chiaro che su un gommone non si potrà trascorrere con piacere l’intero weekend), quale potrà essere la somma da destinare periodicamente alla manutenzione dello stesso e quanto spenderemo in carburante acquistando un prodotto di una dimensione anziché di un’altra.
Seconda mano o nuova?
Questo quesito è di vitale importanza per tutti coloro i quali si accingono ad acquistare un’imbarcazione. Meglio orientarsi su qualcosa di nuovo o su una barca di seconda mano? Inutile dire che tanto nell’uno quanto nell’altro caso saremo di fronte ad una lunga serie di vantaggi e svantaggi da valutare caso per caso ed in relazione alle proprie esigenze.
Orientandosi su un buon usato si potrà avere la certezza di risparmiare parecchio e diventare proprietari di un mezzo degno di nota dato che le barche, già nei loro primi anni di vita, tendono a perdere valore in maniera molto rapida. Per questo motivo è anche piuttosto frequente avere la possibilità di spaziare tra varie proposte. Di contro sarà sempre necessario accertarsi delle condizioni del mezzo ed attuare delle politiche di manutenzione periodica.
Il problema non si presenta nel caso di una barca nuova che sarà anzi coperta da garanzia. Il suo prezzo però sarà spesso elevato e non sempre la consegna sarà immediata.