Cittadino e burocrazia: cosa cambia nel 2017?

Imprese e fisco: cosa cambia nel 2017?
Non è giunto ancora tempo per semplificare la burocrazia. Già proprio così cari lettori… Per chi ha intenzione di mettere su un’impresa al giorno d’oggi è veramente molto faticoso perché i cavilli, gli adempimenti da rispettare sono diventati alquanto complessi e molti cittadini oramai, lo sanno molto bene.
Vita dura dunque, per le imprese artigiane che lungo i 12 mesi dovranno fronteggiare e pagare carte da bollo 30 volte per onorare altrettanto scadenze fiscali. La situazione diventa ancora più complicata per un negozio commerciale e per una piccola impresa industriale.
Di fronte a questo quadro economico davvero deplorevole, sono moltissime le aziende che chiedono alla Stato di semplificare il quadro normativo, ma ad oggi pare che la politica abbia risposto in senso opposto.
Dal 2017 il fisco si rinnova. Cosa significa tutto questo? Per le ditte individuali e per le società di persone in contabilità ordinaria arriva l’imposta sui redditi (IRI). Di fronte a questa novità, gli imprenditori vedranno aumentare i loro adempimenti.
L’IRI sostituirà l’IRPEF che ad oggi varia dal 23% al 43%. Grazie all’IRI al 24% invece, le imprese avranno la possibilità di applicare una tassazione minore sui redditi. Così facendo le imprese saranno aiutate maggiormente nella ripresa economica, ma d’altro canto, come accennato precedentemente, la burocrazia aumenterà.
Cittadini e fisco: cosa cambia nel 2017?
La principale novità che sarebbe prevista dal decreto fiscale attualmente in discussione al Palazzo Chigi è il modello ISEE che potrebbe essere rilasciato direttamente dall’INPS già precompilato. Se dunque, tale notizia fosse vera, si ridurrebbe di gran lunga la compilazione della burocrazia.
L’ISEE è l’indicatore della situazione economica equivalente che permette al cittadino di misurare la condizione economica del proprio nucleo familiare. In altri termini, l’ISEE misura il benessere di una famiglia, tenendo conto del patrimonio mobiliare e immobiliare e del reddito.
Tornando all’ISEE precompilato, cosa cambierebbe dunque, in questo nuovo anno? Come è stato accennato poc’anzi, la Dichiarazione Unica Sostitutiva con la quale i vari cittadini forniscono tutti i dati necessari al fine di calcolare l’ISEE, sarebbe già precompilata dall’INPS al momento della richiesta. I cittadini quindi, dovranno soltanto fornire le informazioni riguardanti le componenti variabili del patrimonio, ovvero la presenza di un dossier legato al conto corrente, e la numerosità dei membri di una famiglia.
Grazie a questa nuova riforma ISEE, i contribuenti saranno tenuti a fornire poche informazioni, tutte le altre saranno determinate dalla stessa INPS. Se le misure previste saranno confermate, questa novità interesserà più di 4 milioni di famiglie che ancora oggi hanno un ISEE attivo.
A sperimentare il nuovo modello ISEE già precompilato sarebbe l’INPS. Naturalmente il tutto deve essere ancora ufficializzato. Quindi è bene attendere i prossimi aggiornamenti in merito. Sul sito soldialsicuro troverete tantissime guide per la compilazione e molti fac-simile da scaricare. Un validissimo aiuto per ogni cittadino.