Caduta capelli uomo: cause, rimedi e prevenzione

La caduta dei capelli nell’uomo è molto frequente, ma ciò non toglie che al manifestarsi dell’alopecia in molti provino un forte disagio psicologico.
Il fenomeno può essere determinato da diverse cause scatenanti e non sempre è possibile intervenire in maniera efficace per contrastarlo.
Vediamo allora di approfondire insieme questo argomento e di dare a chi legge qualche suggerimento utile per arginare il problema o quantomeno per ridurne la portata.
Caduta dei capelli: le cause
Sebbene l’alopecia si manifesti con maggiore frequenza negli uomini, il disturbo può riguardare anche il gentil sesso. Ma quali sono le cause scatenanti di questo fastidioso fenomeno?
Beh, innanzitutto la genetica: se mamma o papà, nonno o nonna e così via hanno iniziato a perdere i capelli in tenera età non è raro che ci si trovi costretti a vivere la loro stessa esperienza. Purtroppo contro la genetica è pressoché impossibile portare a casa una vittoria: in quei casi infatti il destino della chioma è praticamente segnato.
Fortunatamente però quando sono le cattive abitudini a causare la caduta dei capelli, si fa ancora in tempo ad intervenire ed a ripristinare una situazione di normalità.
Cosa fare in caso di caduta di capelli?
Quando la caduta dei capelli non è determinata da cause genetiche, come già detto in precedenza, si può intervenire; ma come?
Farmaci
Innanzitutto ricorrendo all’impiego di farmaci. In particolare si suggerisce in questi casi, ovviamente dietro approvazione del medico, di ricorrere alla finasteride ed al minoxidil. La prima è una sostanza che impedisce agli ormoni deputati a svolgere tale funzione di restringere il follicolo pilifero, mentre l’altra incrementa il flusso sanguigno ed agevola l’assorbimento di tutte quelle sostanze nutritive utili a mantenere in salute capelli e cuoio capelluto. Entrambe le molecole possono ripristinare la ricrescita dei capelli ma possono anche agire sull’organismo determinando disfunzioni erettili, irritazioni cutanee, diminuzione della libido e sfoghi allergici.
Trapianto tricologico
Una soluzione in linea di massima priva di effetti collaterali è sicuramente quella di ricorrere ad un trapianto tricologico. Ci si dovrebbe comunque sottoporre al trattamento soprattutto in casi gravi, diversamente è bene tentare prima altre strade.
Come riportato nell’articolo “La visita tricologica e gli esami dei capelli” sul sito www.mondocapelli.eu, ci sono diverse fasi di valutazione e test, a cui il cliente dovrà sottoporsi, utili ad approfondire le cause del problema che permetteranno al medico di elaborare il miglior trattamento possibile per risolvere le cause individuate.
Sono comunque molte le tecniche di trapianto ad oggi utilizzate e le possibilità di successo sono tutto sommato abbastanza buone.
Pettine laser
Si suggerisce poi anche l’impiego di un pettine laser . Esso, debitamente applicato sul cuoio capelluto, può infatti rimpolpare considerevolmente la chioma. Basta utilizzarlo per tre volte alla settimana e ripetere il trattamento per 26 settimane consecutive al fine di trarre notevoli benefici. Questo dispositivo funziona davvero come del resto attesta la comunità medica. Per quale motivo però esso funzioni non è ancora molto chiaro: si suppone infatti che esso agisca principalmente sui follicoli sfruttando delle proprietà antiossidanti.
Massaggi
Anche massaggiare spesso il cuoio capelluto può in questi casi tornare utile. Il massaggio infatti migliora la circolazione sanguigna e stimola l’attività dei bulbi piliferi. Inoltre tale pratica serve anche a ridurre notevolmente lo stress, elemento quest’ultimo che contribuisce notevolmente al fenomeno della perdita dei capelli.
Lavaggi
Un buon suggerimento è inoltre anche quello di scegliere dei prodotti diversi per curare l’igiene e lo styling della chioma. I prodotti abitualmente utilizzati sono troppo aggressivi, soprattutto quando si tratta di gel et similia. Lo shampoo invece dovrebbe contenere degli anti DHT come il ketoconazolo.
In ultimo si suggerisce di evitare lavaggi con acqua eccessivamente calda. Essa infatti agisce eliminando gli oli essenziali deputati alla protezione della cute e generando di riflesso secchezza della pelle ed irritazioni cutanee. Tutto ciò, almeno secondo alcuni dermatologi, si traduce nella miniaturizzazione dei follicoli piliferi e quindi nella perdita di capelli.