Bosso: la pianta regina del giardino all’italiana

Quando si vuole organizzare il proprio giardino non è raro scegliere il bosso, una pianta considerata elegante e perfetta per chi vuole cimentarsi nell’arte ornamentale.

Questa pianta è molto diffusa, grazie anche al gran numero di varianti che possiamo incontrare. Nel tempo è stata associata alle abitazioni più signorili e si trova in tutti i giardini all’italiana, che devono avere precise caratteristiche, ma oggi possiamo trovarla in qualsiasi giardino. In più uno dei suoi vantaggi principali è il basso livello di manutenzione che il bosso richiede.

Origini del bosso

Per prima cosa qualche curiosità sulla pianta del bosso e sulle sue origini. Questa pianta è nota da epoche molto antiche, infatti ne ritroviamo la presenza nella mitologia della Grecia antica. Come molte altre piante aveva un suo specifico significato: nel suo caso il bosso rappresentava sia la castità che l’immortalità. Questa simbologia è nata sia perché la pianta è molto resistente, sia perché si autofeconda.

Il suo uso ornamentale sembra essere iniziato con gli antichi romani, che si accorsero di come questa piante si prestasse a vere e proprie manipolazioni, per ottenere ogni genere di forma. Da lì in poi la sua storia si mescola con le classi sociali più alte, richiesta nei giardini più belli proprio per creare forme particolari, inusuali e artistiche.

Il bosso e le sue caratteristiche

Per comprendere pienamente l’importanza ornamentale del bosso è utile analizzare le sue caratteristiche. In questo articolo abbiamo preso in esame il bosso comune, il più diffuso e utilizzato. La caratteristica che salta immediatamente all’occhio è il suo essere un arbusto sempreverde.

Ciò significa che non ci sarà un periodo dell’anno in cui la pianta è brulla e spoglia, ma crescerà rigogliosa sia in estate che in inverno. I rami sono piuttosto densi, rendendo l’arbusto folto e utile anche per fare ombra. Le foglie sono solitamente piuttosto piccole, dalla forma ovale e dal colore verde intenso. Trattandosi di un arbusto ha anche un vero e proprio tronco, caratterizzato da forme affusolate e spesso anche piuttosto tortuose.

Il bosso si utilizza molto per realizzare le siepi, grazie alla densità della chioma e alla possibilità, come detto nelle righe precedenti, di dargli pressoché qualsiasi forma. Un altro vantaggio è la crescita piuttosto lenta. Si stima che in un anno la pianta possa crescere fino a un massimo di 10 cm, permettendo una manutenzione piuttosto ridotta.

Come curare il bosso

Il bosso è una pianta nota per la sua grande capacità di adattarsi pressoché a ogni genere di terreno e di clima. Ciò significa che non ha bisogno di particolari cure, e può vivere sia nelle aree fredde, dove in inverno la temperatura fa sì che scenda la neve, sia nei luoghi dove in estate c’è carenza di acqua.

Non ha bisogno di essere annaffiata, basta la sola pioggia, a meno che non sia un periodo di forte siccità. Per questo sono perfette anche per chi è meno avvezzo al giardinaggio, e ha timore di non riuscire a seguire le piante con il dovuto impegno.

Il bosso cresce lentamente, e per questo i semi non sono la scelta migliore per far nascere nuove piante. Si possono utilizzare le talee, da piantare dentro a un vaso aspettando che crescano abbastanza da poterle travasare nel terreno, oppure acquistare direttamente il cespuglio in vaso, scegliendo fra una delle sue tante varietà, in modo da velocizzare il suo inserimento in giardino.

Come coltivare il bosso nel vaso

Quando la pianta di bosso è giovane può essere coltivata all’interno di un vaso. Il vaso deve avere due caratteristiche fondamentali: un buon sistema di drenaggio, per far sì che l’acqua possa defluire senza danneggiare il bosso, e una capienza adeguata. Possiamo anche scegliere delle varietà da tenere per tutta la vita all’interno del vaso, senza la volontà di spostarle in futuro all’interno del terreno.

Per una buona coltivazione in vaso si consiglia di evitare sia il troppo sole che l’ombra eccessiva. Il bosso ha bisogno di prendere la giusta quantità di luce, ma senza esagerare. In questa fase si suggerisce di evitare le temperature troppo basse, senza scendere sotto i 10°.

Come coltivare il bosso nel proprio giardino

Come abbiamo visto il bosso deve essere messo nel terreno dopo essere cresciuto abbastanza all’interno di un vaso. Questa fase potrebbe impiegare anche anni, a causa della crescita lenta della pianta.

Il periodo più adatto è considerato l’autunno, perché consente alla pianta di approfittare di una fase di debolezza delle altre presenze vegetali nel giardino, espandendo le proprie radici senza particolari ostacoli. In questo modo dopo qualche mese il bosso sarà già solidamente inserito nel terreno.

La potatura e la topiatura, invece, vanno fatte in estate, possibilmente nella fase, tra agosto e settembre. Attenzione a scegliere dei giorni con poco sole, perché i raggi solari, se troppo forti, potrebbero indebolire la pianta.