Ascensore o piattaforma elevatrice: caratteristiche e differenze

Ascensore

Un’abitazione dotata di un ascensore o in alternativa di una piattaforma elevatrice è certamente molto più comoda rispetto ad un immobile su più piani dove si sale e scende a piedi.

Lo stesso edificio dotato di ascensore o piattaforma acquista un valore maggiore. Inoltre eventuali lavori di ristrutturazione danno diritto a beneficiare degli incentivi fiscali su questo tipo di interventi.

Per scegliere quale tra i due sia più adatto è bene tenere conto delle caratteristiche di ognuno e valutare anche in base alle esigenze e alla tipologia dell’immobile. Sono due sistemi che soddisfano la stessa esigenza di salita e discesa che funzionano con una diversa tecnologia.

Caratteristiche dell’ascensore

In genere l’ascensore viene preferito alla piattaforma quando l’edificio è progettato su più di quattro piani. Questo perché funziona senza limiti di altezza da raggiungere anche se la sua installazione è più complessa, in termini di spazio e di spesa.

L’ascensore ha bisogno di una buca di almeno un metro al piano terra ed è dotato di una porta di cabina e di una porta al piano. Il suo funzionamento è attivato semplicemente con un tasto.

L’impianto per risultare sempre sicuro e a norma richiede controlli periodici che ne attestano il buon funzionamento. Per la sua continua manutenzione decisamente più oneroso da mantenere rispetto ad una piattaforma elevatrice.

Caratteristiche della piattaforma elevatrice

La piattaforma è più facile da installare e ha un costo di realizzazione minore. Come riportato nell’articolo www.elevatorquality.it/differenze-tra-ascensore-e-piattaforma-elevatricela piattaforma elevatrice viene sovente installata in appartamenti ed edifici privati prendendo anche il nome di ascensore domestico o mini-ascensore.

Solitamente è la scelta preferita nei casi di ristrutturazione di un immobile, anche perché richiede meno spazio ed è meno invasiva.

La sua manutenzione è decisamente semplice e il suo funzionamento si attiva tenendo premuto il pulsante durante tutto il percorso. Ha una velocità inferiore rispetto all’ascensore e non può superare dislivelli di oltre 20 metri.

Come funzionano ascensore o piattaforma

Due sono i sistemi di funzionamento: a movimento elettrico oppure a movimento idraulico.

L’impianto elevatore a movimento elettrico è basato su una cabina il cui peso è controbilanciato da un altro contrappeso e funziona attraverso un sistema di funi che si muovono su una puleggia.

E’ presente un riduttore che mette in contatto motore e puleggia che garantisce lo spostamento della cabina. Esiste un sistema con motore a magneti permanenti molto all’avanguardia che risulta più ecologico e a basso consumo energetico.

Per questo tipo di impianto le dimensioni della cabina vanno da un minimo di 800 x 1100 mm ad un massimo di 1100 x 1400mm. Quelle del vano in muratura in cui sale e scende l’ascensore devono essere ameno pari a 1530 x 1570mm.

L’impianto che sfrutta un sistema idraulico si basa su un motore che aziona una pompa posizionata nell’olio che a sua volta spinge un pistone e permette la salita della cabina.

Durante la discesa invece il motore non si attiva perché ci sono delle valvole che garantiscono una discesa regolare quale che sia il carico della piattaforma.

Le dimensioni minime del vano per poter collocare una piattaforma elevatrice devono essere pari a 650 x 910 mm. Quelle della cabina possono andare da 480 x 550 mm fino ad un massimo di 1200 x 1500 mm.

Conclusioni

Spesso la piattaforma viene preferita ad un ascensore perché occupa meno spazio, ha costi ridotti nel momento dell’acquisto e della posa e soprattutto non è soggetta a spese continue per la sua manutenzione.

L’unico punto da tenere in considerazione prima di effettuare la scelta su quale tipologia di elevatore installare è che la piattaforma avrà dei costi per lo smaltimento dell’olio e delle batterie che utilizza.