7 specialità siciliane da mangiare assolutamente

Piatti golosi, composti da ingredienti diversi tra loro ma assolutamente deliziosi, che raccontano anni e anni di storia e tradizioni: le specialità culinarie siciliane rappresentano un patrimonio gastronomico da scoprire e gustare.

Fra i cibi tipici siciliani troviamo delle bontà per tutti i gusti. Infatti, possiamo citare primi di pasta, secondi, dessert e così via. Un motivo risiede nel fatto che le pietanze originarie di questa regione sono figlie della cultura dei popoli che per anni hanno soggiornato in Sicilia. Oltre a ciò, il particolare territorio siciliano in cui montagna e mare si fondono e regalano prodotti diversi tra loro consente di dare forma a piatti eterogenei.

Consapevoli del fatto che ogni cibo siciliano ha sapori unici ed è davvero invitante, in questo articolo abbiamo scelto 7 specialità siciliane che almeno una volta nella vita vanno mangiate per forza.

Arancino o arancina

Passeggiando tra le caratteristiche vie della Sicilia può capitare di imbattersi nei profumi che gli arancini sono in grado di emanare. Stiamo parlando di una pallina di riso prima impanata e successivamente fritta, farcita in vari modi tra cui con il ragù di carne oppure con i funghi che potrebbe considerarsi un finger food.

Ecco un esempio lampante di come i popoli che, in passato, hanno abitato la Sicilia abbiano lasciato un’eredità importante in termini di cultura gastronomica. Infatti, gli arancini sono un cibo di origine prettamente araba che è stato inglobato dalla tradizione culinaria siciliana e che ora delizia i palati degli abitanti della regione e dei suoi visitatori.

Come avrete notato, abbiamo intitolato il paragrafo “arancino o arancina”. Sì, perché, non esiste una verità assoluta su quale sia la giusta declinazione. Quello che è certo, però, è che a seconda della zona in cui ci si trova cambia il modo di chiamare tale pietanza. A Palermo, infatti, si preferisce “arancina”, mentre a Catania si utilizza maggiormente “arancino”. In aggiunta alle differenze linguistiche, ci sono anche delle diversità a livello di realizzazione del piatto relative alla forma della pietanza e al proprio ripieno.

Cannolo

Cosa c’è di più bello di terminare un pasto con un cannolo siciliano oppure di mangiarlo mentre si è sotto l’ombrellone nelle spiagge siciliane? Il dolce tipico della Sicilia è composto da una cialda fritta che viene arrotolata e farcita con della delicatissima ricotta fresca. Il cannolo siciiano può essere considerato uno tra i dolci più famosi in Italia e, forse, in tutto il mondo.

Sebbene si cerchi di replicare la produzione di questo dolce in vari paesi, ognuna di queste copie è molto distante in termini di gusto dal cannolo originale e dopo averne provato uno proveniente direttamente dalla Sicilia lo si saprà riconoscere alla perfezione. Solitamente, il cannolo è arricchito con scorze di arancia candita, granelli di pistacchio e altri ingredienti prelibati per completare questo dolce che a livello di gusto ha pochi eguali

Per quel che riguarda l’origine del celebre cannolo siciliano, purtroppo, non esistono delle fonti certe. Alcuni reperti storici lo fanno risalire all’opera di alcune suore e, addirittura, il primo a farne menzione fu Cicerone durante un viaggio in questa regione.

Pasta alla Norma

Un primo piatto capace di far venire l’acquolina in bocca solo citandolo è indubbiamente la pasta alla Norma. Le regine di questo primo sono indubbiamente le melanzane fritte che conferiscono alla pasta alla Norma un gusto unico e inimitabile. Nella tradizione culinaria siciliana le melanzane sono un ingrediente piuttosto utilizzato e in questa pietanza danno quel tocco in più al piatto.

Nella pasta alla Norma, inoltre, troviamo del pomodoro fresco, basilico e ricotta salata per un’esplosione di gusto e bontà.

Se vi state chiedendo il perché di questo nome, il motivo è abbastanza semplice. Dal momento che questa specialità siciliana ha avuto origine a Catania, il commediografo Nino Martoglio, nativo di tale città, decise di paragonarla alla Norma di Vincenzo Bellini, compositore nato all’inizio del 1800, a riprova di come il piatto sia un’opera d’arte a tutti gli effetti.

Pane e panelle

Un altro esempio di finger food delizioso e gustoso può essere ritrovato nel tipico cibo siciliano che prende il nome di pane e panelle. Questa specialità della Sicilia è più di un semplice panino. Chi vuole mangiare una sfiziosità e far contento il proprio palato allora non può che scegliere pane e panelle.

Esso viene realizzato creando delle frittelle di farina di ceci, ossia le panelle, a cui si accompagnano delle crocchette di patate, pepe e prezzemolo che in dialetto siciliano sono chiamate cazzilli.

In passato, le persone povere vedevano nel pane con le panelle un cibo facilmente preparabile e che non richiedeva troppi ingredienti per essere creato. Dunque, aveva molto successo tra il popolo meno abbiente. Come spesso accade, però, i cibi più semplici sono anche quelli più buoni, e, perciò, la specialità siciliana a forma di panino divenne via via sempre più famosa e apprezzata dagli abitanti della regione e dai turisti che ogni anno affollano la Sicilia.

Caponata

Come scrivevamo in precedenza, le melanzane la fanno da protagonista in molti piatti siciliani. Un piatto in grado di valorizzarle è la caponata, una delizia assolutamente da mangiare una volta nella vita. All’interno di questa specialità gastronomica siciliana possiamo degustare melanzane fritte, capperi, pomodori, olive accompagnate da zucchero, sale, sedano, aceto e cipolla.

Ai molti può ricordare la classica parmigiana di melanzane e, in effetti, può assomigliargli molto. Tuttavia, i sapori e il gusto sprigionati dalla caponata sono leggermente diversi e la sua caratteristica principale è quella di unire l’amaro con il dolce.

Anche in questo caso, la caponata ha rappresentato un piatto molto diffuso tra i più poveri, ma che con il tempo ha saputo ritagliarsi il proprio spazio in tutta la gastronomia siciliana e italiana.

Il piatto in questione si abbina alla perfezione con i vini siciliani come l’Etna Rosato o il Tifeo Rosso per creare un vortice di profumi caratteristici della regione e per assaporare a pieno i sapori tipici di questa parte dell’Italia. Noi vi consigliamo Vini Gambino per acquistare questo genere di vini.

Cous cous

Lo abbiamo detto in tutte le salse: l’influenza araba nella gastronomia siciliana è molto presente e ha permesso ad alcuni piatti di origine straniera di far parte della tradizione culinaria di questa regione del sud Italia. Il cous cous è uno di questi. Spesso si pensa che tale prelibatezza sia un cibo appannaggio unicamente dei paesi dell’Africa, ma non è affatto così. Il cous cous riempie molte tavole dei siciliani e va assolutamente provato per apprezzarlo a pieno.

Tuttavia, esistono delle differenze con il cous cous che viene servito in paesi come il Marocco dal momento che quello siciliano è composto da pesce bollito nel brodo, mentre quello tradizionale viene realizzato con carne e verdure.

Il cous cous è un piatto che richiede una preparazione di diverse ore per sprigionare tutti i suoi sapori unici. La semola che è alla base della pietanza è lavorata a mano e fatta cuocere a lungo in una pentola che viene chiamata couscoussiera e che è composta quasi unicamente da terracotta. Nel frattempo, ci si dedica alla bollitura del pesce nel brodo il quale in un secondo momento viene aggiunto al cous cous.

La notorietà di questo cibo è testimoniata anche dal fatto che nella cittadina balneare di San Vito Lo Capo, ogni anno, viene dedicato al cous cous un festival in cui i partecipanti possono degustare i piatti all’interno dei vari stand.

Cassata

Terminiamo questo viaggio tra le specialità siciliane che vanno assolutamente provate se si ama il buon mangiare con la cassata, un dolce goloso e ricco di decorazioni. La torta viene realizzata con ricotta fresca di pecora, pasta di mandorle (chiamata anche pasta reale per la sua capacità di far felici re e regine), glassa di zucchero e pan di spagna.

Se è vero che per i dolci anche l’occhio vuole la sua parte, per la cassata questo discorso vale ancora di più. Il dessert, infatti, viene arricchito con frutta candita che, da un lato, rende il dolce più sfizioso, dall’altro migliora l’aspetto estetico e fà si che sia molto difficile resistergli.

In Sicilia, specialmente a Pasqua, la cassata riempie le tavole delle famiglie siciliane, ma anche negli altri periodi dell’anno è molto comune trovarla come dolce. D’altronde, è così buona che la si vorrebbe mangiare sempre.